Morphology and geological setting of Iseo Lake (Lombardy) through multibeam bathymetry and high-resolution seismic profiles

Abstract

The Regione Lombardia geological mapping program (CARG), in collaboration with the Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale of Trieste (OGS), realized a geophysical study of Iseo Lake (Sebino).

A multibeam survey and high-resolution single-channel seismic lines allowed the recognition of five physiographic units with different morphologies and evolution: the Oglio prodelta in the northern part of the lake; a central basin with a regular flat floor between –240 and –256 m in depth; the Monte Isola submerged escarpment, bounding the western shores of Monte Isola and emerging at the small islands of San Paolo and Loreto; the Sale Marasino plateau, with a maximum depth of –100 m, between Monte Isola and the eastern shores of the lake; and the southern Sarnico Basin.

In the single-channel seismic profiles crossing the central basin, the uppermost part of the sedimentary infill of Iseo Lake can be subdivided into three sequences, interpreted from top to base as recent lacustrine deposits, glacial deposits recording the last glacial maximum expansion, and lacustrine deposits.

The morphology of the lake was to a large degree shaped prior to the last glacial maximum (LGM) expansion, as erosional action exerted by the LGM glacier was much reduced. The Oglio prodelta, the fan deltas skirting the lake shores and the landslides along the submerged slopes of the lake occurred subsequent to the retreat of the LGM glacier.

Riassunto

Oggetto del presente lavoro è lo studio geofisico del Lago d’Iseo (Sebino), realizzato dalla Regione Lombardia nell’ambito del progetto della nuova Carta Geologica d’Italia (CARG) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS). Lo studio è stato realizzato mediante il rilievo batimetrico multibeam dei fondali e l’esecuzione di profili sismici mono- e multicanale ed ha permesso di riconoscere cinque unitá fisiografiche, differenziate per caratteri morfologici ed evolutivi: il prodelta dell’Oglio nella parte settentrionale del lago; un bacino centrale con un fondale pianeggiante, a profonditá comprese tra –240 e –256 m; la scarpata sommersa di Monte Isola, che limita a Ovest Monte Isola e emerge in corrispondenza delle isole di San Paolo e Loreto; il plateau di Sale Marasino, con una profonditá massima di –100 m, tra Monte Isola e la riva orientale del lago; il bacino di Sarnico nella parte meridionale del lago.

Nei profili sismici monocanale ad alta risoluzione sono state riconosciuti nel bacino centrale almeno tre intervalli deposizionali, che dall’alto al basso comprendono sedimenti lacustri recenti, depositi glaciali attribuibili all’ultima glaciazione e depositi lacustri precedenti allo LGM.

La morfologia del lago è stata in larga misura acquisita prima dell’ultima massima espansione glaciale, poiché l’azione erosiva esercitata dal ghiacciaio LGM appare molto ridotta. La formazione del prodelta dell’Oglio e dei delta conoidi che orlano il lago è successiva al ritiro del ghiacciaio LGM, così come i fenomeni franosi lungo i versanti sommersi.